Molto più di un padre

Sante e Stefano Bortolamasi

Vi racconterei una frottola se vi dicessi che Sante è stato per me solo un padre.

Quando siamo piccoli vediamo nostro padre come l’unica persona che può difenderci e proteggerci da ogni cosa. Passano gli anni, e crescendo cominci a capire che un padre è solo un uomo, con limiti, difetti, pregi e doti. Doni con cui dovrai convivere anche tu più avanti nel tempo. C’è chi spicca nel lavoro, chi è votato ad una causa che lo sottrae da tutto, chi mette la famiglia sempre davanti a tutto, oppure chi la famiglia l’ha persa lungo il cammino.

Nella mia vita ne ho conosciute veramente tante di persone che mi hanno indicato essere padri, essere dei buoni padri o essere dei padri severi. Coraggiosi, umili o distanti. Forti, deboli o assenti. Vili, sconfitti o prepotenti.

Ogni uomo trasmette ai figli quello che ha ricevuto imparando nella vita, e se non ha conosciuto l’amore potrà insegnare solo l’odio o l’apatia.

Se non ha dovuto conoscere il coraggio, saprà insegnare solo a sopravvivere sotto al peso della sconfitta e della rassegnazione.

Se non ha imparato a comunicare, saprà insegnare solo il silenzio e le urla.

Perciò senza togliere meriti a nessuno, e conscio del fatto che ogni padre ha lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi, ricordo il mio di padre, per i grandi doni che ha avuto la fortuna di ricevere dai suoi di genitori.

Doni che gli hanno permesso di racchiudere in un anima sola, tutte quelle virtù da cui tutti abbiamo potuto attingere e gioire.

Non riesco a togliermi di dosso il calore di quel suo immenso abbraccio con cui mi strinse un pomeriggio di maggio. Sono trascorsi due anni. Al risveglio dopo la sala operatoria per l’ernia al disco, mi si è avvicinato al letto, e stringendomi forte a sè, ha saputo donarmi tutta quella forza, che ne ha contraddistinto ogni passo della sua vita.
Non credevo fosse possibile la trasmissione di una tale intensità di energia in un solo istante. E’ stato l’attimo più dolce di tutta la mia esistenza. Si è mainifestata una così intensa espressione di amore attraverso un tale semplice gesto, che manterrà vivo il fuoco dell’unione delle nostre anime, continuando a scaldarmi per il resto della mia vita.

Cerchiamo la felicità in questi ricordi, in questa viva immagine di Sante che lo ritrae come mio manager, ma al tempo stesso come in tante altre occasioni dove ha saputo consigliare, appoggiare, comunicare, sostenere, sopportare, incassare, far ridere, far riflettere, far commuovere; ma soprattutto far sognare !

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